Estinguere anticipatamente un finanziamento: quando è possibile e quando no

Estinguere anticipatamente un finanziamento: quando è possibile e quando no

Le ultime normative in materia di trasparenza e tutela dei diritti dei consumatori, hanno cercato di rafforzare la pozione di questi ultimi rispetto a quella di banche e finanziarie. Per cui la legge considera nulle le clausole che impediscano ai titolari di prestiti o finanziamenti (siano essi finalizzati o non finalizzati, di tipo personale) di ottenere l’estinzione anticipata, tuttavia è necessario fare alcune considerazioni.

Infatti anche se la legge non prevede delle particolari limitazioni, ci sono due grandi ostacoli da superare.

Il primo è di tipo formale ed è legato alle modalità con cui si può procedere all’estinzione anticipata, e varia da banca o finanziaria ad altro istituto di credito. Per cui bisogna sempre attenersi in modo scrupoloso alle procedure per evitare ritardi e brutte sorprese (come il mancato pagamento di rate e conseguente segnalazione alla Crif come cattivi pagatori per problemi legati alla comunicazione).

L’altro aspetto ha un impatto addirittura maggiore dal momento che le ragioni che spingono a indebitarsi per ottenere una somma di denaro sono legate alla necessità, ma non possono prescindere anche da un giudizio di convenienza (scegliendo la soluzione meno onerosa per le proprie tasche). Il metro della convenienza va quindi utilizzato anche nel momento in cui si deve decidere se procedere all’estinzione anticipata.

L’ammortamento adottato è nella maggioranza dei casi quello francese, che porta ad un piano di rimborso basato su rate costanti, ma con la quota interessi molto più alta della quota capitale all’inizio del piano, per poi cambiare progressivamente queste proporzioni fino ad invertirle.

Da ciò si comprende che può essere svantaggioso estinguere anticipatamente un finanziamento verso la sua fine naturale, e ciò vale anche a causa della penale di estinzione, che anche se non può essere per legge superiore all’1% rappresenta comunque un costo aggiuntivo che potrebbe rendere del tutto inutile il risparmio sugli interessi non pagati.

Generalmente il risparmio si ottiene se l’estinzione anticipata viene richiesta al massimo entro la metà del piano di rimborso (se si tratta di un finanziamento a 48 mesi, fino al pagamento della rata numero 24).

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